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Con "Versi e Variazioni", la voce poetica di Sergio Armaroli crea il proprio archivio riunendo in un unico testo due precedenti raccolte: "Il Passaggio d'Enea" e "Silenzio (in C)". In coda un inedito: "Dedalus". Sarebbe semplice (parafrasando: "ovvero: la vita dell'artista da giovane") ritrovare, nello sperimentalismo scritturale dell'autore e nella voce del poeta, un disagio rispetto al senso. La poesia è qui perdita di memoria, vertigine e suono. La citazione, quando è tale, non è altro che resto e frammento. Questi versi nascono come "variazioni" di un desiderio: quello di essere pittore.